Concetta Stanca
Infermiere
Qualifica AIPT: Socio
Livello formativo: Studente
+39 3333204640
stanca[at]aipt.info
Chi sono
Ciao a tutti sono Tina, sono nata e cresciuta nel Salento, in provincia di Lecce. Terra meravigliosa ricca di colori e profumi che, anche girando il mondo, faccio fatica a ritrovare.Ho avuto il privilegio di crescere a contatto con la natura, immersa nella macchia mediterranea, circondata da ulivi secolari e da un cielo ricco di mille sfumature. Il bello della mia terra è che, a poca distanza, ho a disposizione spiagge lunghe, scogliere ripide, campagna e centri storici che sono fra i più belli D’Italia!
Terminati gli studi mi sono trasferita a Milano dove lavoro dal 1992 presso la Fondazione Policlinico. Qui per me è iniziata un’altra avventura, perchè trovandomi in una realtà completamente diversa da quella in cui sono nata, ho iniziato a vivere a pieno la metropoli cercando sempre di sfruttare al meglio le opportunità che “la Milano da bere” tanto in voga in quegli anni, mi offriva. Così ho iniziato ad usare il mio tempo libero facendo per molti anni la turista nella mia nuova città e scoprendo molte cose. Mi divertivo a passare da un corso di abbigliamento giapponese a uno di cucina vegana, di inglese, di alpinismo, di speleologia, di subacquea, di shiatzu, di yoga, di massaggio tradizionale, di fiori di bach, di PNL. Ogni volta che mi assale la nostalgia del mare, salgo su un treno e mi passo la giornata tra i carruggi di Genova, oppure mi piace andare sul lungo lago di Lecco. La mancanza del mare per me è quasi fisiologica e negli anni ho scoperto molti luoghi dove rifuggiarmi quando non ho la possibilità di tornare a casa dalla mia famiglia.
Cosa faccio
Ho il privilegio di fare ciò che ho sempre desiderato e questo alleggerisce molto il mio quotidiano lavorativo. Sono un’infermiera e attualmente lavoro in sala operatoria al centro trapianti di organo presso la Fondazione Policlinico; è un lavoro molto tecnico, che richiede specificità particolari che la formazione scolastica non fornisce e che variano a seconda della specialità chirurgica. Per diversi motivi ho avuto la possibilità di lavorare in più blocchi operatori, allargando così le mie competenze. La passione che metto nel mio lavoro mi permette di superare un forte impatto emotivo che quotidianamente si ripete, dovendo sempre confrontarmi con la sofferenza e la malattia.
Su di me
A causa di un incidente stradale, mi sono ritrovata a vivere un lungo periodo di inabilità e a confrontarmi da vicino con la morte, non quella “lavorativa”, ma personale. Questo ha provocato in me un cambiamento radicale nel mio approccio alla malattia e alla persona tutta che vive la malattia; ho iniziato così un nuovo percorso personale verso la mia guarigione, cercando anche cure alternative e diverse da quelle che conoscevo. Da sempre sono una persona molto pratica e scettica, così mi affido a (e propongo) un metodo solo se prima lo sperimento e lo tocco da vicino. Ho imparato che una cura omeopatica può produrre su di me miglioramenti fino a quel momento cercati e mai trovati, che il recupero fisico è strettamente connesso con il benessere mentale ed emotivo e che se voglio prendermi cura degli altri, devo soprattutto prendermi cura di me, ascoltare e interpretare i segnali del corpo e rimanere sempre attenta a tutto ciò che mi circonda.